Andrà tutto bene ?!

Questo non è uno slogan una ipotesi un tentativo…. ma la storia che diventa umana perché abitata dal Signore e condivisa con fratelli e sorelle: il Natale vero, non quello esteriore, è evento che ci salva, ci risana in profondità, ci fa pregustare la salvezza che è di più della salute, pur essendo questa doverosamente da curare e sostenere sempre, come spazio di prova autentica di umanità.

Madonna addolorata

Perché fermarci a onorare la Madonna Addolorata, presso la croce, esaltata, innalzata del suo Figlio Gesù? Perché scrutare qualcosa del cuore trafitto di Maria? Perché accogliere e ascoltare le ultime parole di Gesù in croce? Non sarebbero pagine da girare in fretta, forse anche da scordare, perché sono tra le meno piacevole e attraenti? Almeno ad uno sguardo superficiale o appena emotivo. In fondo dicono cose che non ci piacciono.
Invece!? Proprio la croce, proprio il cuore trafitto, proprio la sconfitta riescono a dirci con chiarezza limpidissima che cos’è l’amore vero e pieno, quale è la sua vera incontenibile misura e ci chiamano, come in una vocazione nuova e inattesa per una esperienza di comunione, di unità, di futuro.

Vieni anche tu, si spezza il pane

… “Questo è il mio corpo” afferma sempre Gesù, si, proprio sempre, nella sua Chiesa, ad ogni messa, che non è solo un ricordo, ma la sua presenza viva, così viva, così carica di amore vero, da rendere possibile il vero incontro con Gesù e con tutte le persone, sorelle e fratelli, che stanno nel tuo cammino. Incontrare Gesù nella messa ti trasforma per poter imitare Gesù nella vita, nelle scelte concrete di ogni giorno.
Se vieni anche tu allo spezzare del pane, anche tu moltiplicherai gesti di carità e di condivisione, avrai sempre più il coraggio e la gioia di una vita come la sua…

Una paziente serenità

Vorrei essere vicino ad un amico prete, vero perché umile, discreto, disponibile, intuitivo, sincero, generoso, che non ha mai badato a se stesso, che si spendeva per gli altri, stimato, apprezzato, amato.
La nostra amicizia, di cui ti sono molto grato, mi avrebbe portato questa mattina dove tu hai chiesto di essere sepolto e prima ancora ad una solenne celebrazione di speranza gioiosa nella vita eterna, “insieme”, ma per le ferree e giuste disposizioni vigenti accontentati di queste povere righe, che nella tua semplicità accoglierai sorridendo dal Paradiso…..

Ma tu … non vieni con me?

“Ma tu….non vieni con me?”
Sono queste le ultime parole che un uomo dice alla sua sposa, mentre persone, che stanno rischiando la loro stessa vita nel loro delicatissimo lavoro, lo portano in ambulanza da casa in ospedale, senza ritorno…
Siamo dentro un mistero di luce e di vita. Da una croce lontana viene ancora l’eco di una promessa sempre attuale: “Oggi sarai con me in Paradiso” e quindi “Vieni, servo buono e fedele”.
È la tua ora. È il Signore che abbraccia.

Mi hai preparato un corpo

Se Gesù non avesse avuto un corpo come il nostro, non avremmo potuto conoscerlo e incontrarlo e seguirlo e imitarlo dentro la nostra umana esperienza, la nostra storia personale e comunitaria.
Avremmo solo continuato a coltivare un’idea di Dio, avremmo inventato forme di accesso a Dio, ma senza certezze.
Invece ecco il grande dono: il Figlio di Dio si è fatto uomo come noi, in Lui troviamo luce e salvezza, comunione, fraternità e futuro, non come una scommessa, un sogno, un desiderio, una fortuna, ma come il compimento della nostra umanità nella sua umanità.