SANTO NATALE 2019

“NELLA NOSTRA STESSA CARNE”

Noi tutti carissimi abbiamo una esperienza originaria fortissima:
Essere persone umane, cioè che si esprimono ed entrano in relazione reciprocamente grazie al fatto che siamo costituiti nella vita nel segno della carne, umana, del corpo, umano.

Non un corpo qualunque, ma un corpo umano, il segno concreto grazie al quale noi reciprocamente comunichiamo, ci riconosciamo, parliamo…amiamo, doniamo…

Il corpo non è uno strumento, ma è il segno grazie al quale tutto di me può essere conosciuto, riconosciuto, intrecciato con la vita e la storia di una e/o di centomila altre persone, nello stesso segno.

E questo a livelli molto diversi, con dinamismi molto delicati, e nulla di noi può estraniarsi dal corpo proprio e altrui.
Essere nella carne è la forma vera e concreta della esperienza umana.

Ebbene, carissimi, quale sorpresa e stupore riscoprire davanti alla grotta di Betlemme che perfino Dio, nella persona del Figlio unigenito, è venuto nella stessa nostra carne umana, ha voluto venire dal grembo di Maria prendendo un corpo umano come il nostro per essere partecipe della nostra umanità e diventando modello della vera umanità.

La grazia e l’esperienza che ne vengono stanno nel fatto che noi possiamo comunicare corporalmente con la stessa umanità di Dio.

Natale è questo connubio, questo ammirabile scambio tra Dio e ciascuno di noi, perché nella nostra carne umana accada quello che accade nella carne del Verbo di Dio.

Quale forma di comunione! Quale speranza ne può sgorgare !
Quale sublimità e profondità di amore !

Così il nostro corpo è destinato ad essere segno della venuta del Signore, tempio Santo della Sua presenza, forma credibile di amore reciproco, spazio di accoglienza e sigillo di fedeltà.
Anche il nostro corpo è chiamato a mostrare il Dio vivente e presente, ciascuno di noi, nella propria umanità, andrebbe censito come figlio di Dio, non in balia di passioni corruttibili, ma vivificato e santificato dallo Spirito, come la carne, come il corpo di Gesù.

Toccare il corpo è toccare la persona è toccare Dio.

Il mio augurio è perché anche tu sveli e testimoni amore autentico e vero, proprio nella fragilità del tuo corpo, diventato Corpo di Cristo.

+ Luigi Stucchi