Quando fiorisce la nostra umanità – 26 giugno 2021

L’ Opus Dei, l’opera di Dio, fa fiorire l’umanità sui sentieri della santità, sapendo che tutti gli ambiti della vita e della esperienza umana sono ambiti, sentieri, circostanze in cui la santità di Dio opera per far risplendere in ogni persona la sua vivente immagine nella quotidianità, nella normalità, nella piccolezza.
Il Signore per intercessione di San JOSEMARIA, il santo della quotidianità, faccia rifiorire tutta la nostra umanità, anche nelle situazioni e condizioni più difficili e sofferte come quelle che ci hanno messi alla prova in questo ultimo tempo.

Gianni e 14 lunghi anni di silenzio

Una vita non per godere, ma per donare, mettersi in gioco, dare e condividere. Significati positivi che penetrano e si diffondono nella società per rinnovarla da dentro con la forza propositiva della testimonianza, come conversione culturale e sociale, fermento di futuro.
Grazie a Gianni che sempre, col suo silenzio inerte, ha tenuto insieme tutti e forse proprio questo è il capolavoro dell’amore che apparentemente non comunica.
Grazie ad Anna, grazie a tutta la grande famiglia, grazie al Signore che nutre la speranza e l’amore dei suoi figli anche nei momenti più aridi e inspiegabili.

Freno e acceleratore: insieme non funzionano

Urge che alcune dimensioni ed esperienze vengano accelerate e altre nello stesso tempo vengano frenate. Di fatto urge una scelta, quale? Anche tu certamente ci puoi contribuire anche se nel piccolo delle tue possibilità. Metti il bene comune come orizzonte in cui decidere in verità e coraggio. Nelle piccole e nelle grandi cose. Non pensando solo a te, ma a tutti davvero. Magari scoprendo e decidendo di riconoscere che tante questioni sono riconducibili in gran parte agli stili di vita.

Il seminatore uscì a seminare

Il seminatore diffonde un seme buono che è la stessa parola di Dio. Il seminatore buono e vero largheggia col gesto della sua mano, non gioca al “risparmio” perché non trattiene il seme nelle sue mani, mette in conto l’impossibile perché quello che fa non è opera sua, ma opera di Dio, non fa differenza di persone, considerandole per grazia capaci di accogliere il seme e farlo fruttificare, non è mai rassegnato, ma è ricco di speranza, perché genera futuro. Don Fabio è ancora, e di più in mezzo a noi, con noi, come membro vivo dell’unico santo Corpo del Signore. La nostra certezza è realtà viva a cui anche noi apparterremo, anzi a cui già apparteniamo in eterno

Battesimo di Gesù

A cosa serve Gesù? Serve per conoscere come è Dio davvero, chi è davvero il Figlio eterno incarnato dal grembo di Maria, presentato da una voce sorprendente e inattesa, una voce che attesta la praticabilità, la possibilità di esperienze autentiche e limpide di amore, disinteressate e cariche di umanità. Serve per decifrare l’umano in tutte le sue dimensioni e arricchire anche le prove e le difficoltà di vera speranza. Anche tu sei persona destinata a vivere per sempre come figlia di Dio, nella luce e nell’amore. Anche tu, nel tuo cuore, dalla grazia del tuo Battesimo, da questo inizio di vita divina in te, custodisci e diffondi un destino eterno di luce.

Pena di morte? Perchè e cosa decidere?

In un ordinamento giuridico per la vita di un popolo, se si approva che qualcuno possa disporre della vita di altri, si crea una ingiustizia gravissima, che scardina radicalmente il senso e il cammino del popolo stesso, violando così anche la elementare regola di vita democratica, per cui i cittadini hanno pari dignità: sospendiamo e aboliamo la pena di morte per dare speranza al reo, diamo maggiore, anzi totale garanzia di vita a chi non ha colpa alcuna, è assolutamente innocente, è fragilissimo, ma ha la forza della vita come tale, sempre e ha diritto di essere salvato.

Ordinazione diaconale di Alberto Tritini

La forma della diaconia, del servizio svela la logica del regno di Dio, è certezza di Vangelo vissuto, svela anche la verità e la bellezza dell’esperienza umana autentica, perché non porta a far pensare ognuno per se stesso, ma ad essere ciascuno dono per gli altri: così è possibile costruire il futuro, compiere il disegno nascosto e ora svelato, attestare pubblicamente, grazie anche alla ordinazione diaconale, nella chiesa e nel mondo una scelta forte, profetica e convincente.

Perché contrapporsi tra fratelli e sorelle?

Se distinguere è necessario e anche bello, ignorarsi o addirittura contrapporsi da fratelli e sorelle nella stessa fede e nella comune umanità è contraddittorio e incoerente, crea e diffonde negatività, impedisce la fioritura di esperienze veramente umane, toglie coesione alla società, nega l’originale ricchezza della esperienza di comunione.

Dalla parte di Willy o come Willy?

Dalla parte di Willy per dire dalla parte di chi è stato barbaramente colpito, è doveroso esserlo, perché dalla parte dell’innocenza, ma essere come Willy comporta ed esige un passo in più, molto in più, perché essere come lui significa essere limpido, con lo spirito delle beatitudini, della non violenza, quasi come chi vive con una vita già donata con freschezza, semplicità, umiltà, cioè con sentimenti, atteggiamenti e criteri di vita che non sono oggi nel clima dominante culturalmente particolarmente apprezzati e sostenuti.