Riflettere nel tempo del Covid-19

Riflessioni dall'isolamento

Lo straordinario momento della pandemia del nuovo coronavirus ha indotto don Luigi a scrivere alcune riflessioni particolarmente significative, a ciascuna delle quali abbiamo dedicato una pagina specifica, tutte accessibili dai riassunti che seguono.

Su ogni riflessione è poi possibile – se lo si desidera – aggiungere un commento.

Trasfigurazione – “non videro più nessuno” – 6 agosto 2021

Hanno visto il Signore in tutto il suo splendore e per questo hanno compreso dal di dentro chi è davvero Gesù di Nazareth: il Salvatore, il vincitore del peccato e della morte, Colui che ricapitola tutto in se’ con una nuova creazione che è in verità la redenzione. Vedendo Cristo nel suo splendore vedono tutta la realtà umana nello stesso splendore, vedono cioè la storia di salvezza di ogni persona, vedono la vita vera in Cristo con tutta la sua pienezza e tutte le persone in Cristo e come Cristo.

Quando fiorisce la nostra umanità – 26 giugno 2021

L’ Opus Dei, l’opera di Dio, fa fiorire l’umanità sui sentieri della santità, sapendo che tutti gli ambiti della vita e della esperienza umana sono ambiti, sentieri, circostanze in cui la santità di Dio opera per far risplendere in ogni persona la sua vivente immagine nella quotidianità, nella normalità, nella piccolezza.
Il Signore per intercessione di San JOSEMARIA, il santo della quotidianità, faccia rifiorire tutta la nostra umanità, anche nelle situazioni e condizioni più difficili e sofferte come quelle che ci hanno messi alla prova in questo ultimo tempo.

PADRE ANGELO SALA – Rho, 23 giugno 2021

Lo stormo ‘66 vola da 55 anni e non si logora. Si ricompone in cielo, in Paradiso, configurandosi ogni volta meglio e di più. Anche per questo motivo non piangerò. Aspettami, carissimo Padre Angelo e anch’io verrò e non piangerò! Non siamo solo compagni, siamo amici, per sempre!

Gianni e 14 lunghi anni di silenzio

Una vita non per godere, ma per donare, mettersi in gioco, dare e condividere. Significati positivi che penetrano e si diffondono nella società per rinnovarla da dentro con la forza propositiva della testimonianza, come conversione culturale e sociale, fermento di futuro.
Grazie a Gianni che sempre, col suo silenzio inerte, ha tenuto insieme tutti e forse proprio questo è il capolavoro dell’amore che apparentemente non comunica.
Grazie ad Anna, grazie a tutta la grande famiglia, grazie al Signore che nutre la speranza e l’amore dei suoi figli anche nei momenti più aridi e inspiegabili.

Ascensione: tutta l’umanità in Cristo

Se il Verbo non si fosse incarnato non avremmo conosciuto il volto del Padre e non ci saremmo riconosciuti come figli di questo Padre e come fratelli tra noi.
Se non fosse Risorto dalla sua morte in croce non avremmo avuto speranza.
Se non fosse asceso al cielo non avremmo avuto futuro e non avremmo un compito e una missione su questa terra.
I monasteri, questo Monastero, sono prova e irradiazione per tutti della dimensione contemplativa, resi capaci di vedere e far vedere tutto nella luce del mistero di Dio e del suo amore.
Questo non si improvvisa, esige una disciplina di vita interiore, conferisce la capacità di respirare il mistero, grazie all’azione dello Spirito che vivifica e santifica.

Daniela che ha conosciuto il Signore

Dio lo si conosce e si fa conoscere a poco a poco, con pazienza e delicatezza. È necessario un cammino, un incontro vivo e personale, un ascolto e un passo ogni volta, per sperimentare in modo vitale chi è, come è, quanto conta e quanto ti ama, questo Dio sconosciuto che si svela e si dona in Gesù, come avviene in questa Eucaristia: “…lo riconobbero allo spezzare del pane”.
Oggi la nostra Daniela dice il suo si al Signore grazie al cammino maturato con la Famiglia religiosa delle Figlie e dei Figli del Cuore Immacolato di Maria a cui siamo molto grati e consegna la sua vita e il suo cuore con un nuovo vincolo e dono di amore al Signore. Per sempre!

Come non stupirci?

Qui convocati per celebrare la Pasqua del Signore, fidandoci del suo amore, possiamo essere ancora una volta sorpresi dalla sua presenza e attratti dal suo amore, illuminati dalla sua parola di vita e “sedotti” nella vera libertà dello Spirito. In questa domenica della misericordia noi alimentiamo la speranza, perché Dio perdona e accoglie. Riconosciamo il dono della vita consacrata al Signore che si manifesta nella esperienza e nella risposta delle nostre due sorelline che vivono la loro prima professione e ricevono in dono il nome nuovo: suor Maria Lucia di Gesù misericordioso e suor Maria Cecilia del SS Sacramento.

Beata Veronica Negroni

Direi che esiste una perfetta e bellissima circolarità tra Veronica e la parola di Dio, come del resto dovrebbe essere per ciascuno di noi. Infatti lo scopo stesso della celebrazione è di vivere quello che il Signore ci vuole dire. Non c’è solo la luce della parola ma anche la luce della testimonianza che in Veronica è veramente illuminante, forte e intensa, fino al punto da corrispondere e coincidere con gli atteggiamenti e i sentimenti di Gesù stesso.
È infatti impressionante la somiglianza tra i due, Gesù e Veronica.
E non dovrebbe essere così per ogni cristiano?

A Seregno cento anni di adorazione

CENTO ANNI DI ADORAZIONE ! Indescrivibili, si tratta di una irradiazione silenziosa ed efficacissima dello stesso amore infinito di Dio, rivelato e conosciuto grazie alla Pasqua di Gesù e che arriva fino a noi grazie alla celebrazione eucaristica la cui efficacia non viene mai meno, ma continuamente e silenziosamente, di giorno e di notte, vuole toccare il nostro cuore per far ardere anche in ciascuno la stessa fiamma di amore.