FAMIGLIA SACRO CUORE 141 ANNI DOPO

Brentana, 2 ottobre 2021

 

Carissima Madre Eliana, carissime sorelle, voi siete tutte insieme presenza viva e attuale di un carisma, un dono dello Spirito Santo, acceso nel cuore di Madre Laura Baraggia e vivente ancora oggi, grazie a voi tutte in una stagione diversa della vita della Chiesa, ma per un compito sempre necessario e attuale.

Celebrando la festa liturgica degli Angeli Custodi ho cercato di rintracciare dai testi alcuni riferimenti vitali, necessari e attuali, quindi attuabili, oggi.

Per esempio: l’attenzione ai piccoli, come proposta dal Vangelo, fino a mettere i piccoli al centro per chiedere a tutti, in particolare a quanti sono o si considerano grandi, di diventare essi pure piccoli, pena il non essere degni del regno dei cieli.

La vostra storia e la vostra presenza in questi 141 anni si è prodigata proprio per accogliere i più piccoli, nelle scuole dell’infanzia e, attraverso questa attenzione e cura, raggiungere i grandi, gli adulti, mamme e papà, nonne e nonni, famiglie intere per schiudere a tutti la bellezza del mistero del regno di Dio.

Chissà quante volte, con servizi silenziosi e umilissimi, anche voi vi siete fatte piccoli e umili con gioia, con pazienza, con tenerezza come angeli custodi di un mistero grande, che è sempre la vita di ogni creatura, bimba o bimbo che vengono alla luce.

Insieme a questa attenzione per i piccoli, anche l’attenzione a tutte le persone giovani o adulte, ma provate, straziate, turbate in cerca di luce e di pace per un rinnovato vigore che renda possibile affrontare situazioni difficili.

Un altro aspetto, che mostra non solo un servizio, ma addirittura una condizione costante di vita spirituale, una sorprendente dimensione nascosta eppure vera e necessaria nel “non lasciare mai il servizio di adorazione e di lode” come appunto fanno gli angeli stando sempre alla presenza viva del Signore.

Non è un modo di fare, ma un modo di essere; non si tratta di fare qualcosa di buono, ma di radicarsi sempre nella bellezza del mistero di Dio e del suo amore per ogni creatura.

Di solito si usa la parola “servizio” per indicare opere e gesti concreti come una azione precisa. Qui la preghiera della chiesa applica il termine servizio a qualcosa che sembra a molti una inattività, a volte perfino come un tempo perso invece di fare cose buone e concrete.

Adorare e lodare restano invece disposizioni fondamentali per fare esperienza di Dio e quindi per poter compiere una vera ed effettiva opera di grazia per il bene di ogni creatura.

Prendersi cura dei piccoli, considerarsi piccoli, perdere tutto per amore del Signore spendendosi come si è spesa Madre Laura nella adorazione, nella lode e, per lo stesso amore fino ad arrivare alla riparazione per amore del sacratissimo Cuore di Gesù.

Questo è tenere vivo un carisma specifico nella chiesa, quello accolto e coltivato, nonché messo a frutto da Madre Laura, grazie alla chiamata da voi stesse ricevuta e da voi stesse coltivata con amore, umiltà, dedizione, piccolezza.

Il tempo non consuma e non disperde, ma mette a frutto e moltiplica gli effetti buoni di un carisma quando le destinatarie restano piccole, umili, adoranti.

Grazie ! Sia lodato Gesù Cristo ! Sia lodato adorandolo con tutto il cuore.

Luigi Stucchi