MANOSCRITTI

Tra la voluminosa documentazione di Anna Maria Fumagalli abbiamo trovato le copie dei manoscritti originali di don Luigi, relativi a due momenti di forte spiritualità: un corso di esercizi tenuto a Milano nel 1983 e un ritiro in due serate al monastero della Bernaga nel 1984. Li proponiamo qui, insieme, per la comunanza di partecipanti (suore e ragazze in un cammino vocazionale) e simili tra loro per composizione e indirizzo.

Ve li proponiamo in versione originale, collegata ad una breve presentazione della tematica, un indice e un estratto della prima meditazione di ciascuno.

 


“MIO DIO, TRINITÀ CHE ADORO…”

Con Suor Elisabetta della Trinità

In silenzio, per scoprire una presenza, gioire di un dono, vivere dell’Amore

ESERCIZI SPIRITUALI

Milano, 22-25 febbraio 1983; Cenacolo, via Gabba.

… se riflettiamo e confrontiamo alcuni fatti (o serie di fatti) tra loro, ne scopriamo una irriducibile contraddizione: la vita in provetta e la vita recisa nel grembo materno; la lotta ad una forma di violenza (terrorismo) e la legalizzazione di un’altra forma (aborto); le esplosioni di corporativismo esasperato che compromettono la stessa vita democratica; i discorsi sulla pace e l’industria della guerra; si va cioè armati ad una trattativa di pace.

C’è qualcosa nel cuore dell’uomo che l’uomo stesso non conosce, perché la profondità di esso sfugge. Così l’uomo neppure possiede il suo cuore. Anzi, sembra che più cose possiede, meno possiede il suo cuore, cioè perde se stesso nel senso che una tentazione perenne e un meccanismo attuale lo proiettano all’esterno di sé. Finisce per vagare nel buio e non riconoscersi più, non capirsi più. …

manoscritti: la tabella

 

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“SILENZIO NEL DESERTO”

RITIRO SPIRITUALE al Monastero della Bernaga, 1984

… Due saranno le parole chiave di questa meditazione: silenzio e deserto.

Due saranno i testi di riferimento: uno biblico, cioè tutto il capitolo 2 di Osea, ma in particolare Osea, 2, 5. 16-22. 25; il secondo testo è una piccola ma preziosa poesia-preghiera che, proprio in questi ultimi giorni, mi è stata consegnata e che voglio condividere con voi.

Se Osea nel suo testo ci fa conoscere quello che dice il Signore in ordine ad una storia d’amore tutta particolare, l’altro testo dice la risposta orante che parte da un cuore umano per fare comunione col Signore. Con termini diversi e immagini pure diverse ripropongono gli stessi atteggiamenti.

Due ancora sono le realtà che tengo davanti a me: una è la realtà del mondo a cui neppure le mura claustrali riescono ad opporsi sempre in modo pieno, l’altra è la realtà del vostro stato di vita che proprio si colloca come segno di salvezza per il mondo, tanto quanto è alle radici delle attese, dei drammi, dei problemi del mondo stesso.

Se questo vostro stato di vita si pone come silenzio-deserto, è capace di ridonare all’umanità ciò che ha perduto e salvarla dalle sue radici.

Che cosa ridona? Come si qualifica questa salvezza?

Il mondo mi si palesa come un inseguirsi di parole che non hanno misura né senso…

 

Primo incontro, 19 marzo 1984

1° meditazione – SILENZIO E DESERTO

2° – Omelia – “EBBE FEDE SPERANDO OLTRE OGNI SPERANZA”

 

Secondo incontro, 24  maggio 1984

1° meditazione – Dal “silenzio nel deserto” al “VIVERE NELLA SUA PRESENZA”

 

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