Pentecoste: chi ti ama di più?

Tra Gesù e il Padre, Dio l’uno e l’altro, agisce e unisce lo Spirito Santo che è l’amore senza misura. Chi ti ama di più è lo Spirito Santo e unendo Padre e Figlio fa traboccare questo stesso amore nella storia della umanità tutta intera e vuole effondere questo amore nel cuore di ogni creatura, portando la sua stessa pienezza di amore dentro il travaglio di tutti. Per essere raggiunti e colmati da questo amore infinito è necessario coltivare il silenzio assetato e orante, perfino adorante. È necessario ascoltare in profondità la parola di Dio per non essere confusi dai rumori dalla curiosità dalla forza di opinioni promosse e sostenute in modo e misura invasiva e condizionante.

San Vittore, il martirio, il Covid

Che cosa ci sta succedendo ? Perché? Se sopravviviamo a questa prova come e quanti diventeremo? Soprattutto quale sarà, se sarà, la vera vittoria? Certamente non potremo evitare la morte, perché è parte della vita, oppure fine della vita stessa, ma come potremo trasformarne il significato? Sono tante le domande, ma una sola è la risposta e il Cristiano la conosce: la risposta è il Crocifisso Risorto, vincitore della morte perché vincitore del peccato.

Confermati nei misteri della Fede

CONFERMATI NEI MISTERI DELLA FEDE Milano Beato Angelico, 6 agosto 2020 La coscienza della chiesa che celebra attesta che nel racconto della Trasfigurazione di Gesù i presenti vengono confermati nella fede con certezza nuova e profonda, indubitabile e riscoprono in modo convinto e luminoso la dimensione più importante della nostra umana esistenza: essere realmente figli … Leggi tutto Confermati nei misteri della Fede

Da non spegnere

Tutto si è acceso nella veglia pasquale: la luce della rivelazione, il fuoco dell’amore. Appunto, da non spegnere.
La veglia pasquale ha fatto questo non con affermazioni teoriche o con riassunti essenziali di eventi lontani, non ha inventato gesti dimostrativi di tesi precostituite, ma raccontando, facendo memoria con il memoriale biblico-liturgico, che fa rivivere gli eventi nel loro stesso compimento e prima, come una sorprendente tessitura, anticipa e educa con figure emblematiche ciò che accadrà in colui che, profeticamente riconosciuto, costituirà la pienezza di tutto e di tutti.