Tutta la vita come un unico canto

“TUTTA LA VITA COME UN UNICO CANTO”  Suor Maria Gloria / Annamaria Fumagalli Bernaga, 24 settembre 2021   Venerdì 24 settembre 2021 Mons. Stucchi ha celebrato la Santa Messa funebre per Suor Maria Gloria, volata in Cielo da Colui ha dedicato tutta la sua vita. In suo ricordo pubblichiamo la trascrizione dell’omelia di don Luigi … Leggi tutto Tutta la vita come un unico canto

“DOV’ERA DIO?” Festa della SS TRINITÀ – 30 maggio 2021

Una delle domande più ricorrenti e più difficili nella mente umana è questa: Dov’era Dio? Perché Dio non ha impedito una tragedia? La domanda insorge e colpisce nel profondo ogni volta che la mente e il cuore umano sono messi alla prova da fatti drammatici, dolorosi, impensabili e imprevisti. Perché?
Perché Dio è così amante della persona umana da rispettarne la libertà fino in fondo, non diventandone complice nel male, ma facendo di tutto, per amore, perché la libertà umana vinca il male orientandosi al massimo bene possibile.
La festa della Trinità santissima è la chiamata a sperimentare lo stesso amore che è Dio. Il punto cruciale è il mistero della croce morte e risurrezione di Gesù che si comunica a noi e ci trasforma. Essere guidati dallo Spirito ci fa diventare figli nel Figlio, quindi tutti fratelli e sorelle, prova concreta che Dio è Padre.

Pentecoste: chi ti ama di più?

Tra Gesù e il Padre, Dio l’uno e l’altro, agisce e unisce lo Spirito Santo che è l’amore senza misura. Chi ti ama di più è lo Spirito Santo e unendo Padre e Figlio fa traboccare questo stesso amore nella storia della umanità tutta intera e vuole effondere questo amore nel cuore di ogni creatura, portando la sua stessa pienezza di amore dentro il travaglio di tutti. Per essere raggiunti e colmati da questo amore infinito è necessario coltivare il silenzio assetato e orante, perfino adorante. È necessario ascoltare in profondità la parola di Dio per non essere confusi dai rumori dalla curiosità dalla forza di opinioni promosse e sostenute in modo e misura invasiva e condizionante.

Elogio della semplicità

Il suo è stato uno stile di fedeltà, fatto di discrezione, competenza, sobrietà, umile quotidianità.
Non si è servito della parrocchia, ma ha servito in ambiti diversi la comunità cristiana.
Il suo amore alla chiesa, che si esprime e nutre nella piccola chiesa domestica che è la famiglia, è documentato da tanti gesti, in ambiti diversi, ma anche dallo scrupolo storico per non perdere pezzi di vita, riuscire invece a raccontare, documentare, rinnovare, ristrutturare.

Fate questo…

Sarebbe molto bello che un cristiano, leggendo “Fate questo….pensasse subito a completare con le parole …in memoria di me “, non come una sorta di automatismo verbale, ma come il segno di una convinzione profonda e gioiosa, riscoprendo ogni volta che Egli è vivo e presente per rendere possibile a tutti una esperienza di comunione così vera ed efficace da renderci segno di una umanità trasformata dall’amore reciproco. Qui infatti si concentra tutto l’amore del Signore che, per raggiungerci personalmente nel tempo che scorre inesorabile, ha scelto di stare con noi nella forma eucaristica della sua presenza sacramentale.

Eppure ci ama

Dio non chiede di soffrire, Dio non moltiplica i pesi che ci troviamo sulle spalle o le angosce che abitano il nostro cuore.
Colui che ci ha pensati e fatti a sua immagine e somiglianza vuole, dentro le complessità e le prove della nostra esperienza, che ci comportiamo ad immagine e somiglianza sua e diventiamo ogni giorno sempre più capaci di amare come ama Dio stesso.
Il suo amore è talmente profondo, senza misura, da essere capace di colmare i nostri cuori, purificare le nostre intenzioni, santificare i nostri giorni, anche quelli più pesanti e dolorosi.