“VICO È SCOMPARSO?”

15 maggio 2020

“Vico è scomparso ?”
Ormai dicono tutti che è proprio così, perché nessuno lo vede più.
Lo ricordano in tanti, ma non ritorna più a casa. Il ricordo sembra aumentare la distanza, che ormai lo rende inafferrabile.

Io preferirei dire però non che è scomparso, ma che tutto si è compiuto di lui e che per questo non torna.
La sua casa ormai è diventata un’altra, non fatta da mani di uomo, ma da Dio, dall’alto verso il basso, mentre di solito le case si costruiscono dal basso verso l’alto, su su, fatica dopo fatica.

Ma il nostro amico Vico non misurava la fatica e la dedizione, ha scelto di servire, non di affermarsi o arricchirsi, non misurava il tempo, ma lo riempiva con lavori umili prendendosi cura dell’oratorio, diventando una presenza ineguagliabile.

Non solo per una occasione o un tempo libero, ma dedicandosi con passione e competenza, ore e ore, giorni e giorni, garanzia di un servizio appassionato e generoso, condito anche di vivacità, sana ironia, animate discussioni, franchezza.

Non era un educatore propriamente detto, ma educava, non un catechista o altro di simile, ma c’era ed era prezioso nei fatti.
Apparteneva a un gruppo di oratoriani che stavano lì fino all’ultimo e desiderato caffè di Netta e Tugnin, custodi per anni e con famiglia numerosa e partecipe.

Ma questi oratoriani, Vico compreso, al mattino presto li potevi trovare in chiesa per la messa e un po’ di meditazione.

Poi Luigia, la famiglia, i figli Eleonora e Antonio, i nipoti, sempre però gli amici, sempre però l’oratorio, la parrocchia, anche la terza età, non per un prete o per una stagione, ma sempre ! Cambiavano i preti ma Vico c’era, umile e tenace servo di una causa grande e degna di sostegno, con Luigia al proprio fianco.

Una presenza, la sua, significativa e di cui rendere grazie.
Alla buona, con semplicità, e insieme determinante.

Vico vive, più che mai, perché adesso lo accoglie il Signore nel suo Paradiso, come egli stesso ha detto di voler accogliere un servo buono e fedele come è stato il nostro Vico.

Non è solo da ricordare, ma da seguire, anche se inimitabile nel suo stile nostrano e signorile insieme, disponibile e presente senza amare i primi posti. E ci potevi contare.

Ha riempito così la sua vita, ha lavorato per una causa umile e grande insieme.

Non sei scomparso, anche se non ti vediamo, siamo certi che il Signore ti accoglie come tu hai sempre accolto tutti noi, scomodandoti per noi, al nostro amato oratorio di Valmadrera.
Grazie, carissimo Vico.

Don Luigi

 

Lascia un commento