“COME SUOR LUISA DELL’ORTO”
Piccola sorella del Vangelo

Uccisa ad Haiti in missione, povera tra i poveri

Lomagna, 23 luglio 2022

Omelia di Mons. Stucchi ai funerali di Suor Luisa


La parola di Gesù attualizza la sua presenza viva in mezzo a noi, per noi, per la carissima suor Luisa, per il mondo intero.
La parola di Gesù attualizza oggi due sue consegne fondamentali: “Fate questo in memoria di me” cioè celebrate l’Eucaristia, sacramento della passione morte e risurrezione di Gesù e “Amatevi come io ho amato voi” cioè vivete con la stessa misura di amore in ogni angolo della terra, un amore fraterno, reciproco, donando tutta la propria vita senza condizioni, per servire e riconoscere tutti come “fratelli e sorelle”, imitando sempre di più Gesù anche fino al martirio non cercando il martirio, ma offrendo la fedeltà.
Nella nostra carissima sorella suor Luisa troviamo conferma dei due comandi del Signore e ne siamo profondamente grati.
È morta uccisa, l’”Angelo dei bambini”, povera tra i poveri, non pensando a se stessa ma donandosi per i più piccoli, fragili, deboli, gli ultimi della terra, in cui Gesù stesso vuole essere sempre riconosciuto.
È questa la via della giustizia e della pace per la dignità umana di tutti.


La nostra suor Luisa appartiene alla schiera delle vergini prudenti e sagge, degna di ascoltare non il rumore delle armi, ma il grido gioioso “Ecco lo sposo, andategli incontro” e l’incontro è vita piena per sempre.
Si è compiuta la parola di Dio nel brano di Osea “Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza,…e tu conoscerai il Signore”.
L’apostolo conferma con il grido della certezza dell’amore: “Chi ci separerà dunque, dall’amore di Cristo ? …noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati” e nulla ci potrà mai separare dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù…”
Indiscussa la fede, senza misura l’amore.
Noi siamo chiamati ad essere testimoni di vita con tutta la vita!
Con suor Luisa, come suor Luisa.

La sua vita ora appartiene ancora di più a noi nella sua esemplarità, è vita che parla a tutte le genti, a tutta l’umanità.
La sua vita donata parla con i fatti, ha una eco che genera speranza e diffonde carità, è missione a tutto campo.
Suor Luisa, piccola sorella del Vangelo, appartiene al Signore Risorto vivente presente perché ha amato Lui, come Lui e tutti coloro con cui Gesù si identifica.
Grida con la vita e con la morte, col silenzio e senza armi, che è bello donare la vita per gli altri, perché così è vita per sempre, per tutti.


Come i martiri erano e sono seme di nuovi cristiani, così Luisa è seme di bene, di giustizia, di fraternità, di pace con “cieli nuovi e terra nuova”.
Non saranno le armi a darci il futuro, tantomeno a darci giustizia e pace, perché le armi sottraggono risorse per i più deboli e portano con se’ potenziali esplosivi incontrollabili e irrazionali.
Saranno invece persone disarmate interiormente a fermare la violenza in tutte le sue forme e le sue false o presunte ragioni.
La giustizia non è nell’equilibrio instabile delle forze in campo, ma nella testimonianza di una vita veramente nuova nell’amore senza misura.
Non sarà la paura a proteggerci sempre di più, ma la libertà vera dei figli di Dio che sanno donare se stessi, perché liberati dallo Spirito che vivifica e santifica.
I discepoli di Gesù, i discepoli di San Carlo De Foucauld, il fratello universale, i discepoli che amano la vita altrui come la propria, diventata dono totale di se’, non sparano, non scappano, non si chiudono in se stessi, ma fanno della propria vita un Vangelo vivente, credibile, praticabile, amabile, umano.
Così fanno tutti i “miti e puri di cuore” e i “poveri in Spirito”.

+ Luigi Stucchi

 

LA REGISTRAZIONE DELL’OMELIA DI MONS. STUCCHI

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